Chiese di Giuliano seconda Parte

 

Giuliano Teatino Chiesa della Madonna della Confraternita

Chiesa della Madonna della Confraternita sorge nell’omonima contrada. Fu edificata sotto la dominazione Francese con pregevoli affreschi come quello posto dietro l’Altare maggiore che rappresenta un episodio biblico “Giuditta ed Oloferno”. I primi documenti rinvenuti risalgono al 1689.

 

 

 

 

Chiesa di San Giovanni Battista vecchio centro storico

La Chiesa di San Giovanni Battista era strutturata in due livelli: ora rimangono solo alcuni resti visibili in Via Valera (oggi via Roma) ne “centro storico”. L’epoca di fondazione risale al 14 giugno 1669

 

 

 

 

Nel vecchio centro storico

La Cappella di San Rocco è situata nel vecchio centro storico, in quel locale che subito dopo la frana divenne la sede del Municipio. Sulla facciata ci sono due lapidi, una per onorare la memoria dei Caduti nel Conflitto Mondiale del 1915-18 e un altra in ricordo delle sanzioni economiche imposte all’Italia durante la guerra per la conquista dell’Etiopia. (Leggi articolo sanzioni )

 

 

Chiesa Madonna della Neve

La Chiesa della Madonna del Carmine sorgeva dove oggi c’è la farmacia, dove via trattura si incrocia con via Piane. Dopo il secondo conflitto mondiale, la chiesa venne distrutta, perciò ne ricostruire la Chiesa Parrocchiale dedicata a Maria Assunta fu aggiunta e del Carmine. Il 16 luglio tutta la comunità si ritrovava nella piccola chiesetta per festeggiare la Madonna del Carmine.

La Chiesa della Madonna della Neve che si trova nell’omonima contrada. Risale ai primi del 900 e all’interno c’è una statua in pietra della Madonna opera di scultura popolare del 13 secolo.

Delle seguenti Chiese si hanno notizia solo nei documenti dell’epoca ma non esistono più tracce.

Cappella di Sant’Antonio Abate era ubicata all’entrata del paese vecchio in un sito detto Piano della Villa.

Chiesa di San Cataldo, mai completata fu solamente adibita all’inumazione dei cadaveri.Si trovava nell’omonima contrada.

Convento di San Giovanni sorgeva in contrada Santi Ienni e ne parla Don Gaudenzio Vizioli in una nota inviata al Vescovo di Chieti S.Ecc. Maggese in data 17 luglio 1843, insieme ad una mappa del Comune che, però, non è stata rinvenuta tra gli atti.

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